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STRASBURGO

 

Non abbiamo potuto godere, purtroppo, della piacevole compagnia del sole, se non per qualche raro momento, e in compenso il vento gelido che già spirava a Zurigo ci ha accompagnato anche durante tutto il fine settimana (e pure al ritorno a casa, ahinoi). In compenso, però, stavolta abbiamo scansato i 300 e passa gradini della Cattedrale: sorry, ma non ce la potevo fare. La Creatura ha insistito a ripetizione per ventiquattro ore, ma sono stata irremovibile: volendo loro erano liberissimi di pagare il biglietto e salire i 140 metri senza di me. Da come è finita anche il Marito non sembrava granché ispirato Image may be NSFW.
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Ascese mancate a parte, Strasburgo è una città bellissima, francese, ma anche molto tedesca, come appesa su un confine che le ha riservato una storia interessante e drammatica (come spesso accade), fino al momento in cui, proprio grazie alle sue traversie, è diventata il simbolo dell’Europa unita. Concetto che oggi, sfortunatamente, sembra imbarcare acqua da tutte le parti, ma che dovrebbe proprio per questo motivo far molto riflettere su certe derive.

Per noi che arriviamo dalla Svizzera c’è un po’ la sensazione di un “essere più a casa”, varcando il confine di uno stato europeo, non so bene la ragione, ma per me è spesso così. Sarà anche solo il fatto di poter pagare con la stessa moneta o di trovare quelle piccole o grandi “imperfezioni” che sono sconosciute a Zurigo e che sono, invece, l’assoluta normalità in qualsiasi altro Paese del mondo. Un po’ meno perfetto, un po’ meno pulito, un po’ meno preciso, forse un po’ meno sicuro, ma proprio per questo, forse, un pochino più “vero”.

Ciò detto Strasburgo si visita abbastanza tranquillamente in un fine settimana, tre giorni sono perfetti. E’ una città relativamente piccola, il centro storico si gira tranquillamente a piedi o coi comodissimi tram. Un giro in battello lungo i canali permette una visione generale delle zone più caratteristiche con tanto di audio-guida multilingue. Ci sono musei per tutti i gusti, lo shopping, la gastronomia con tanto di vini celeberrimi e birre davvero notevoli. La cucina è un curioso mix tra le più tipiche specialità francesi e quelle tedesche, a volte con risultati interessanti, a volte – per i miei gusti – un po’ meno.

Mio figlio ha dichiarato che è una città davvero perfetta: ha tutto quel che serve, una cattedrale con campanile altissimo, il fiume, i parchi e soprattutto i tram… non troppo difficile capire da dove arrivino i termini di paragone Image may be NSFW.
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Io ho concluso, ancora prima di lui, che comunque sia l’Europa è sempre bellissima, ed è casa mia.

 

 


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